Rientro a scuola: tutte le incognite e l’alternativa online
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria CODE News
- Data 3 Settembre 2020
Non facile e non privo di contestazioni. Questo rientro a scuola 2020 post Covid è complicato, tutto da definire e organizzare e oscurato dalle naturali incertezze sull’immediato futuro. Un rientro dalle vacanze trafelato, fitto di decisioni da prendere e attività da riorganizzare: servono spazi alternativi, più personale, misure anticontagio, mezzi di trasporto rivisti e corretti per garantire il servizio nei termini del distanziamento. È una corsa contro il tempo per il Governo, le Regioni, le scuole, i mezzi pubblici. Intanto sono cominciati i corsi di recupero. E, per scavalcare il problema in toto, molti genitori pensano all’educazione parentale e online.
Test sierologici?
Polemiche e scarse adesioni riguardo ai test sierologici per insegnanti e personale scolastico. Per alcuni docenti, risultati positivi anche al tampone, il rientro ovviamente non avverrà.
Il CTS ha bocciato l’ipotesi di tamponi a tappeto: ci sono problemi di numeri - nelle sole superiori ci sono 2.5 milioni di studenti - e di responsabilità: ci vorrebbe il consenso dei genitori visto che sono minorenni.
Lo screening sui ragazzi quindi sarà su adesione volontaria. Comincerà solo dopo l'inizio della scuola e anche per questo i dirigenti scolastici ipotizzano ulteriori "precauzioni, già prese a livello nazionale".
Autocertificazioni?
Quali precauzioni? Una autocertificazione dei genitori per i minori. La ANP, Associazione Nazionale Presidi dice che "sarebbe una buona idea quella di far sottoscrivere delle autocertificazioni ai genitori, per i ragazzi minorenni, come quelle già distribuite negli aeroporti" visto che per i test "non ci sono sufficienti risorse, considerando che gli alunni sono 8,5 milioni".
Controlli sanitari a scuola?
Gli infermieri si propongono invece in 9mila per presidiare ogni plesso scolastico e verificare l'applicazione delle misure anti-Covid.
Date del rientro a scuola
Il Governo indica il 14 settembre come data di inizio della scuola, ma le Regioni hanno facoltà di modifica. Diverse Regioni stanno valutando un inizio posticipato, anche a causa delle elezioni e del referendum del 20 e 21 settembre. A parte la Provincia autonoma di Bolzano, che riaprirà in anticipo il 7 settembre, Calabria e Puglia hanno già fissato la data del 24, la Sardegna prevede il rientro il 22, mentre in Campania De Luca deciderà solo a metà settimana, valutando l'andamento dei dati sul contagio.
Alcuni governatori invece sono per una riapertura allineata: Toti per la Liguria, per esempio, ribadisce "La scuola deve riaprire il 14 settembre. Non pensiamo di fare neanche un passo indietro su questo. E in questi giorni come Regioni stiamo lavorando e collaborando col governo affinché si arrivi al risultato nel migliore dei modi".
Didattica a distanza?
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In classe
Sono tante le difficoltà anche per il reperimento degli spazi, affinché si possa rispettare il distanziamento sociale richiesto. Che vuol dire anche nuovi banchi monoposto per rispettare il metro richiesto tra studenti. Laddove i banchi non arriveranno in tempo, non sarà possibile riprendere in presenza.
Mentre grazie ai monoposto, dai 6 anni alla maturità, gli studenti potranno evitare la mascherina da seduti. In verità, per le superiori le possibilità verranno valutate in base alla situazione epidemiologica.
Rimarrà invece d’obbligo la mascherina negli spazi comuni, quando entrano ed escono, quando vanno in bagno, in mensa e comunque all’intervallo. Per gli insegnanti invece il CTS prescrive mascherine chirurgiche (a disposizione in ogni scuola insieme al disinfettante) o anche mascherine trasparenti, come quelle per i non udenti, che permettono agli altri di vedere la bocca e l’espressione del volto, purché siano certificate. Anche in questo caso non v’è certezza sui tempi di disponibilità dei dispositivi.
Detto ciò, comunque gli insegnanti potranno togliere la mascherina mentre spiegano: per questo motivo la distanza tra cattedra e primo banco sarà di due metri così da poter evitare di coprire il volto.
Tuttavia su queste norme di sicurezza in classe il Comitato Tecnico Scientifico, che ieri è tornato a riunirsi, è perplesso. Gli esperti ricordano le indicazioni dell’OMS che a partire dai 12 anni prevedono le stesse regole che sono in vigore per gli adulti.
Mezzi pubblici
Dopo un confronto complicato nei giorni scorsi, ieri è stata siglata un’intesa per treni e bus: la capienza dovrebbe essere alzata al 80%. Per sopperire al restante 20%, è previsto un aumento delle linee con una nuova copertura di fondi, 350 milioni di euro. Qualora si riescano a installare dei divisori tra i posti, la capienza potrebbe anche aumentare ulteriormente.
Ci saranno gli insegnanti?
E proprio riguardo agli insegnanti, un altro punto critico. Sono già arrivate migliaia di domande di docenti e personale che chiedono l’esonero dalle lezioni in presenza a causa di malattie ed età avanzata (quasi la metà dei docenti ha più di 55 anni). Il Ministero dell’Istruzione, quello della Salute e quello della Pubblica Amministrazione stanno preparando una circolare con regole stringenti nel definire chi può richiedere l’esonero, per evitare dubbi o anche abusi. A decidere sarà comunque il medico della Asl o il servizio dell’Inail. Oltre all’esonero è possibile che i docenti e il personale ausiliario che rientrano nella definizione di fragilità vengano impiegati per servizi non a contatto con i ragazzi.
Tutto questo vale alla ripartenza ma verrà naturalmente rettificato in corsa in base a come si evolverà la situazione. Il CTS vigila e in caso di aumentato rischio potrebbe proporre regole anti contagio più stringenti per alcune zone del Paese. C’è chi pensa a soluzioni alternative, come l’educazione parentale o la scuola online per evitare il contagio o anche per saltare a piè pari eventuali problemi, chiusure, limitazioni, stravolgimenti, contando su una didattica a distanza ormai “assaggiata”, anche se nella forma blanda e rudimentale messa in atto la primavera scorsa. Noi di Scuole CODE siamo pronti ad accogliere e seguire con impegno tutti i nostri studenti, chi già studia con noi (e noi con loro, come diciamo sempre) e chi avremo l’opportunità di conoscere nell’immediato futuro.