Lo sport fa bene allo studio
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Curiosità
- Data 10 Marzo 2022
Lo sport fa bene alla salute, si sa. Ma anche al cervello. Ebbene sì, per tutti i genitori che temono che lo sport sottragga tempo allo studio, abbiamo un’ottima notizia: oltre a mantenere sano l’organismo, l'attività fisica sembra agevolare anche nello studio. Via libera quindi a palestra, piscina, campo da calcio, preziose risorse supplementari per gli studenti.
Noi di Scuole CODE insistiamo sull’importanza delle pause – anche in termini di movimento fisico - nello studio ma in questo caso pare esserci molto di più. Di recente è stato dimostrato che i ragazzi ben allenati e con buone prestazioni, soprattutto negli sport all’aria aperta, hanno risposto meglio ai test standard per le funzioni della memoria e dell’apprendimento. Per una certa cultura sembra controintuitivo, eppure è proprio così. Insomma, niente divieti allo sport per le insufficienze!
LA RICERCA
A dimostrare il legame positivo tra sport e studio è stata una ricerca statunitense che ha coinvolto circa 2.000 ragazzini delle scuole primarie di Los Angeles ai quali si chiedeva di percorre 1 chilometro e mezzo di corsa e, successivamente, di rispondere ad alcuni test d’intelligenza standardizzati secondo l’età e il livello socioculturale.
I ragazzini che avevano registrato tempi migliori nella corsa, poiché allenati al movimento, offrivano anche i migliori risultati ai test d’intelligenza e cultura.
Sembra quindi che benessere generale (compreso peso corporeo equilibrato), attività fisica e rendimento scolastico, siano connessi.
COME È POSSIBILE?
Lo studio appena citato non è l’unico a evidenziare la connessione tra prestazioni fisiche e mentali.
Per esempio, un lavoro pubblicato qualche anno fa ha dimostrato che se i ragazzi fanno regolarmente esercizio fisico vanno meglio in matematica.
Una possibile spiegazione riguarda l’incremento della circolazione sanguigna. Muoversi aumenta l’apporto di sangue ai tessuti e quindi anche al cervello, comprese le aree dell’apprendimento, dell’attenzione e della memoria.
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È probabile poi che più sangue al cervello significhi avere un tessuto cerebrale ben nutrito, nuove cellule nervose di ricambio e quindi nuove connessioni tra i neuroni. In questo senso, infatti, altri studi hanno evidenziato che l’esercizio fisico aumenta il numero di neuroni cerebrali messi in funzione.
Ancora più nello specifico, pare che esista un cosiddetto “fattore neurotrofico” (BDNF = brain-derived neurotrophic factor), cioè una sostanza prodotta in maggior quantità se si fa molto movimento e capace di favorire nutrimento e funzionalità dei neuroni. Si tratta di una proteina che si genera nella stessa zona cerebrale attivata dall’attività fisica, in grado di far crescere le cellule nervose e prolungarne la vita.
LO SPORT STIMOLA L'INTELLETTO
Un altro studio americano ha esaminato un piccolo gruppo di bambini e adolescenti sani, dai 4 ai 21 anni, sottoponendolo a risonanza magnetica ogni 2 anni per 10 anni.
Lo scopo era osservare l’evoluzione della corteccia cerebrale dall’infanzia all’adultità, dimostrando che la maturazione del cervello è connessa all’arricchimento dei circuiti neuronali che sono stati più utilizzati in età evolutiva e all’eliminazione di quelli che non lo sono stati.
I risultati di questo studio possono aiutare a capire anche la relazione tra sport e funzioni cognitive (intelligenza, memoria e conoscenza): l’attività fisica “stimola l’intelletto” perché praticando sport regolarmente, arriva più sangue al cervello, quindi più neuroni nuovi restano attivi e a disposizione delle funzioni intellettive più elevate (concentrazione e ragionamento).
UN PICCOLO AIUTO DALL’ALIMENTAZIONE
Sappiamo che una dieta equilibrata mantiene la salute del corpo, cervello compreso. Alcuni minerali, in particolare, sembrano influenzare e quindi coadiuvare la dinamica virtuosa fra movimento, funzionalità cerebrale e capacità cognitive.
Innanzitutto il ferro, che permette l’ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo, compresi quelli cerebrali.
Altrettanto importanti, poi, calcio e magnesio, determinanti per tutti i meccanismi psicomotori (ragionamento e movimento).
Una bellissima prospettiva proprio in vista della bella stagione e della possibilità di stare all’aria aperta, non credete? Camminare, correre, nuotare e poi… studiare!