Il pensiero positivo
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Tips & tricks
- Data 10 Novembre 2022
Quanto è possibile influenzare i pensieri? Basta avere solo pensieri positivi per vivere una vita migliore? Nel mondo occidentale pensare positivo sembra quasi superficiale e irrealistico.
Da molti anni però la psicologia ha dimostrato quanto i diversi tipi di pensiero riescano a influenzare il raggiungimento di felicità e serenità. Tanto che oggi, nelle neuroscienze, la felicità non viene più interpretata come uno stato ma come una abitudine da allenare ogni giorno, proprio attraverso il pensiero positivo.
LA POSITIVITÀ È UN’ABITUDINE
Pensa positivo. Facile? In effetti, no. Ma se un obiettivo richiede poco impegno probabilmente non è nemmeno un obiettivo ma, semplicemente, un punto di partenza.
La felicità si costruisce attraverso abitudini quotidiane che diventano pian piano la realtà del pensiero. Perché il cervello funziona così. La ripetizione rende i comportamenti abituali, li radica in noi. Più frequentemente si fa qualcosa, più viene facile e automatico farlo.
Teniamo presente che le convinzioni che sono radicate dentro di noi condizionano non solo il nostro stato d’animo ma anche le nostre scelte, i comportamenti, le esperienze.
PENSARE NEGATIVO È PIÙ FACILE
Lo psicologo americano Rick Hanson dice che nel cervello gli esseri umani hanno il velcro per il negativo e il teflon per il positivo: ovvero, ci concentriamo sulla negatività e non sulla positività.
Questo accade perché la natura ci ha costruiti così: sul piano evolutivo è evidente che avere una particolare capacità di riconoscere rischi e problemi determini una grande capacità di riconoscere il pericolo e quindi di salvarsi la vita.
Ma, attenzione: una eccessiva propensione al negativo può essere controproducente e produrre un enorme abbassamento della qualità della vita.
CONSAPEVOLEZZA INNANZITUTTO
Il punto fondamentale è lavorare sulla consapevolezza, imparando a osservarsi. Quando arriva “qualcosa” di negativo occorre fermarsi e dirsi: eccolo qui, è tornato. Serve, insomma, provare a riconoscere per quello che sono i pensieri bui, quando arrivano. Nel momento in cui se ne prende consapevolezza, si apre la possibilità emotiva di vedere meglio le cose positive. Si apre una crepa nel circolo automatico della mente della quale approfittare per introdurre una nuova potenzialità.
Ogni volta che si riesce a modificare, anche di poco, un’abitudine o una situazione, ciò produrrà a sua volta pensieri positivi. Ogni volta che si riesce a mettere in dubbio un pensiero irrazionale, si contribuisce a indebolire gli schemi mentali negativi.
Nota: attenzione al falso positivo.
Essere ottimisti non significa recitare frasi magiche senza convinzione.
E non significa negare la realtà. Pensare che va tutto bene anche quando si sta soffrendo significa rifiutare la sofferenza. E il dolore, per essere superato, va ascoltato e vissuto.
Al contrario, avere un atteggiamento positivo equivale ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e sentirsi in grado di intervenire sulla propria realtà.
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CONCRETAMENTE: COME PENSARE POSITIVO?
Cercare il positivo
Almeno all’inizio. Lo psicologo Martin Seligman consigliava di scrivere ogni giorno quattro cose positive per cui essere grati. In questo modo ci si allena a essere consapevoli e grati di quello che di buono si ha ma che ci si è abituati a dare per scontato.
Prendersi cura di se stessi
È sempre importante prendersi cura della propria salute fisica e mentale.
A volte dedicarsi del tempo può sembrare perfino faticoso, tra casa, famiglia, lavoro e studio. Però è davvero importante fare un passo indietro: prendersi del tempo per stare da soli, stare un pochino sul divano, vedere un film, bere un bicchiere di vino, mangiare bene (equilibrato e nutriente), fare un po’ di movimento, dormire.
Concentrarsi sulle cose belle
Difficoltà e ostacoli sono all’ordine del giorno. Il modo in cui reagiamo è ciò che fa la differenza e rende più o meno pesante fronteggiarli. Anche qui occorre cercare cose positive, piccole, minuscole, invisibili, non importa. Sono un mini-grande aiuto.
Aggiungere positività fin dal mattino
È più facile mantenere un atteggiamento positivo tutto il giorno se si comincia appena aperti gli occhi. Rendere l’avvio di giornata il più piacevole possibile con piccole cose belle: correre, una bella doccia calda, colazione in compagnia, buona musica.
Fare vita sociale
Per rimanere positivi, stare con gli altri è più importante di quanto sembri. L'isolamento può portare alla depressione, rende più difficile rimanere allegri. Anche se a volte si ha voglia di nascondersi. Altrettanto importante è scegliere persone positive: il buon umore, la positività sono contagiose.
Cambiare
Pensare positivo può stimolare l’azione. Cambiare ciò che si può per essere più soddisfatti e vivere meglio. Cambiare comportamenti per cambiarne gli effetti sulla nostra vita. Anche qui, è sufficiente partire dal piccolo. Alzarsi prima la mattina, mangiare meglio, muoversi un po’, leggere di più… quanto possiamo aiutare noi stessi con piccoli cambiamenti?
Siete pronti ad aumentare la quota di pensiero positivo nelle vostre giornate? Basta poco per iniziare, anche se faticoso: l’importante è prima di tutto provarci e innescare un piccolo cambiamento. E ogni minimo risultato sarà qualcosa di cui essere grati.