Didattica a distanza: quando funziona?
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria CODE News
- Data 3 Dicembre 2020
Scuole CODE fa da anni didattica a distanza e nel corso del tempo il meccanismo, strutturato già in partenza in modo preciso, si è affinato sempre di più. Ogni anno raccogliamo nuovi spunti e idee per renderlo più puntuale ed efficace, in grado di sostenere gli studenti online e portarli ai risultati che desiderano. Ma sappiamo che non è cosa semplice, se guardiamo a ciò che sta succedendo di questi tempi nella scuola tradizionale, generare un sistema a suo modo abbastanza complesso e averlo subito a regime. Alcuni elementi sono imprescindibili perché tutto funzioni a dovere: quali?
Perdonateci l’immodestia, ci riteniamo esperti nel campo della Didattica a Distanza. Tanti studenti, tanti diplomi, tanto impegno hanno costruito la nostra esperienza. E ora vediamo la scuola tradizionale cercare di strutturarsi per “esserci” anche online, la vediamo zoppicare, la comprendiamo. Non è semplice nell’urgenza e tanto meno lo è muovere quello che spesso viene definito come un pesante carrozzone. Non serve molto per costruire una buona didattica a distanza, si tratta di elementi “semplici”, eppure semplice non è.
1) CONNESSIONE E ATTREZZATURA
Tutt’altro che banale, l’aspetto tecnologico è la base, senza non esiste didattica a distanza. E la connessione deve anche essere buona. Avete mai avviato uno Skype con un amico che parla a scatti, si congela per decine di secondi o ha la voce di un robot? “Ci sentiamo in un altro momento” di solito è la soluzione. Con una lezione non è possibile la stessa flessibilità per ovvi motivi. E immaginiamo di ascoltare un docente a tratti. Infattibile, inefficace, i contenuti si perdono e anche la concentrazione.
2) MOTIVAZIONE
Detto fuori dai denti, con la distanza se non si è più che motivati è un pochino più facile perdersi o distrarsi, lì da soli sulla sedia e semi invisibili. Ovviamente questo riguarda la didattica a classi numerose e non il dialogo con pochi studenti o uno a uno con i quali le scuole come la nostra strutturano le lezioni. Vis a vis, beh, è molto difficile nascondersi!
3) ORGANIZZAZIONE INVISIBILE
Alle spalle del momento didattico, della lezione vera e propria in cui docenti e studenti effettivamente interagiscono, c’è una regia determinante. C’è l’organizzazione dei tempi, delle risorse, la gestione dell’attrezzatura, annessi e connessi da parte della scuola. Ma anche da parte del docente, la variazione di “luogo” cambia la modalità della lezione che forse, per certi versi, diventa più frontale e unidirezionale, lo scambio è più arduo su Zoom. Pensiamo poi al controllo, al lato operativo dei compiti a casa, alle interrogazioni, alle verifiche: tutto necessita di essere riconvertito in base alla nuova modalità di interazione. Certamente per noi che siamo nati a distanza è stato più semplice e lineare impostarci già in questo modo, soprattutto poi prevedendo colloqui/lezioni/verifiche individuali.
Didattica a distanza?
Scuole CODE è la scuola che studia con te!
4) ALTISSIMA QUALITÀ DEI DOCENTI
È sempre un punto fondamentale, questo, è ovvio. Non vogliamo dire che in presenza basti raffazzonare una lettura dei testi e la lezione è fatta, tutt’altro. Ma a distanza la flessibilità, la competenza, l’attitudine a insegnare, a trasmettere il sapere in modo chiaro, coinvolgente, accessibile è ancora più rilevante. Proprio per quello di cui si parlava poco più su: facilità a disperdersi dello studente, difficoltà di controllo da parte dell’insegnante, lo schermo che divide le persone. Nella distanza c’è anche la parzialità di mimica, fisicità e presenza scenica che non sono affatto secondarie ai contenuti perché ne sono il veicolo.
5) FATTORE UMANO
Diciamo sempre che Scuole CODE è “la scuola che studia con te”. Per noi la base di tutto è la vicinanza allo studente. Poco più su accennavamo allo schermo come potenziale barriera tra persone, a uno strumento potentissimo per alcuni versi ma limitante per altri, soprattutto per la vicinanza tra persone, ma per citare il nostro docente Saverio Ciccarelli: "Quando ho cominciato a insegnare per Scuole CODE temevo lo schermo come barriera, soprattutto emotiva [...] ma va riconosciuto che questo metodo crea un rapporto di familiarità".
Pur con tutte le difficoltà siamo convinti che la scuola possa e debba – ormai – strutturarsi per beneficiare delle opportunità che la DaD indubbiamente offre. E che certamente nell’alternare distanza e presenza troverà il modo migliore per aggiornare la modalità tradizionale.
Dal canto nostro siamo felici di essere precursori della Didattica a Distanza, di offrire un modo di studiare che per molti è una soluzione inaspettata, la possibilità insperata di realizzare un sogno.
Un grande augurio per tutti noi, per poter attraversare questi tempi difficili e raggiungere, tra molti altri obiettivi di vita, anche un’istruzione di alta qualità sempre e comunque.
Tag:dad, didattica a distanza, skype, studenti online, zoom