Didattica a distanza. Nuovo strumento per la scuola. Grande amore per Scuole CODE.
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria CODE News
- Data 4 Giugno 2020
Per noi di Scuole CODE certo non si tratta di un tema nuovo né inaspettato ma per la scuola tradizionale, colta alla sprovvista dall’emergenza sanitaria e dalle polemiche conseguenti, è una scoperta. Si può fare, lo abbiamo capito: anche nel nostro Paese si apre una prospettiva - purché possa contare sulle risorse giuste - finalmente inclusiva per uno strumento straordinario, ormai rodatissimo all’estero.
Questo mese affrontiamo con soddisfazione un tema a noi caro, anzi carissimo: la tanto nominata (ultimamente) Didattica a Distanza. Oggetto di grandi speranze da parte di studenti, genitori e insegnanti della scuola tradizionale, e finalmente sperimentata, anche se con – in parte comprensibilmente – pochi mezzi organizzati all’ultimo minuto. E con risultati contenuti rispetto alla portata del mezzo DaD.
SI PUÒ FARE
Noi lo sappiamo bene, da anni ci impegniamo per farla funzionare e da questa fatica derivano grandi soddisfazioni per noi e per i nostri studenti. Ogni giorno, ogni chiamata Skype con gli studenti, ogni consulenza pre iscrizione, ogni esame superato, ogni nostro diplomato che salutiamo alla fine del proprio percorso di studi, ogni sorriso e ogni lacrima condivisi a distanza tra una lezione, un esercizio e una domanda di approfondimento, ci dice che funziona. Funziona ottimamente, aiuta, accompagna, sostiene. I nostri studenti e i loro diplomi on line lo sanno bene.
EMERGENZA/NORMALITÀ
Quindi, assodato, si può fare! Ma solo con strumenti, esperienza, modalità giusti. Non si può improvvisare. Per noi di Scuole CODE è la normalità, la nostra piattaforma didattica e la nostra metodologia sono rodate, si sono migliorate di anno in anno, i nostri docenti sono formati, la nostra “macchina” è oliata a puntino. La Didattica a Distanza non si può improvvisare, non bastano insegnanti preparati e studenti in ascolto, perciò la scuola tradizionale ha avuto difficoltà a proporre una alternativa valida alla presenza: avrebbe potuto essere uno strumento integrativo efficacissimo anche per gli Istituti “fisici” in questo caos ma forse, data la situazione, non poteva essere più che una veloce prova generale, peraltro tecnicamente zoppicante in un paese con collegamenti internet spesso problematici. A breve la DaD sarà normalità, oggi è stata un’emergenza.
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UNA SCELTA E UNA FORTUNA
Sarà la normalità, sarà una scelta consapevole e organizzata come lo è in altri Paesi e come ormai lo è la formazione universitaria. Per Yale e Harvard, tanto per fare due nomi prestigiosi tra i tantissimi, i corsi on line sono parte fondamentale dell’offerta formativa. Ormai l’istruzione si è preparata, e così sarà anche qui da noi, a percorrere strade nuove, a raggiungere tutti e in qualunque momento, a prescindere. Non stiamo auspicando un futuro fantascientifico di liceali isolati nella propria stanza, certamente. Ma un orizzonte realistico e vicino, e in tanti casi già realizzato, di conoscenza sempre accessibile, veramente democratica, libera dalle distanze. Anche la scuola tradizionale guadagnerà nuove possibilità a vantaggio degli studenti. Sarà la normalità ma anche una fortuna poterci contare.
UNO STRUMENTO SPECIFICO
Una nota molto importante. Didattica a Distanza e Didattica tradizionale non sono la stessa cosa. Non si tratta di due modalità perfettamente sovrapponibili: entrambe possono offrire, se fatte seriamente, la medesima formazione ma ciascuna ha un proprio contesto di efficacia. La scuola tradizionale, in presenza, offre la contemporaneità con un gruppo, un aspetto di socialità, condivisione e confronto, certamente molto importante e si fonda su un rapporto un insegnante/tanti studenti. La Didattica a Distanza è più centrata sul singolo, su un sostegno costruito specificamente per la persona, attraverso un rapporto dedicato uno a uno. È fondamentale scegliere correttamente la propria dimensione – possibilità, esigenze, motivazione, tempo, indipendenza - per ricavare il massimo del beneficio possibile.
Che dire, cari lettori, oggi ci siamo concessi qualche parola di elogio per il metodo in cui crediamo e che vediamo ogni giorno, ogni anno, dare i propri frutti. L’argomento è attualissimo, non potevamo sottrarci. Siamo stati oggettivi, crediamo, ma sappiamo che tra le righe è emersa una dichiarazione d’amore per un modo di insegnare e apprendere che cresce e si potenzia con risultati concreti, sempre più visibili e riconosciuti.