Come avete festeggiato i cento giorni alla maturità?
- Pubblicato da Antonella Di Leo
- Categoria Curiosità
- Data 23 Marzo 2023
Come ogni anno, la tanto temuta data degli Esami di Stato si avvicina a grandi passi e il 13 marzo è iniziato il countdown dei famosi cento giorni. Con la maturità 2023, dopo tre anni di pandemia, si ritorna finalmente alla normalità. Infatti il 9 marzo il Ministro dell'Istruzione Valditara ha firmato l'Ordinanza Ministeriale che conferma le modalità di svolgimento dell’esame: tornano le prove scritte ministeriali e, in generale, l'esame di Stato pre-covid. Quest'anno si torna anche alla commissione mista.
Per tutti gli aspetti pratici riguardo agli esami di Maturità 2023 vi consiglio di leggere il nostro articolo “Maturità 2023: ritorno alla normalità”.
Ma con il 2023 si torna alle vecchie consuetudini anche per quanto riguarda altri aspetti: dopo un lungo periodo di distanziamento sociale e mascherine, tornano i momenti di amicizia e condivisione tipici della scuola. Infatti proprio qualche giorno fa, il 13 marzo, sono scattati i fatidici cento giorni alla maturità, ormai una tradizione irrinunciabile per tutti i maturandi, purtroppo messa in pausa, come tutto, per il covid.
Il 100esimo giorno alla Maturità è l’unico in cui si può saltare la scuola in modo “giustificato”! Si lasciano a casa i libri per passare la giornata divertendosi con i compagni di 5 anni di scuola.
Cosa avete fatto ai cento giorni?
Se siete maturandi, lo avrete appena festeggiato! Mentre se è già passato qualche anno, sicuramente avrete un bel ricordo da raccontare. In ogni caso, le tradizioni sono sempre le stesse nel tempo. Le attività organizzate sono varie, la più gettonata è la classica gita fuori porta con tutta la classe, al mare o in montagna (che in alcuni casi si trasforma addirittura in un week-end fuori). Altri invece scelgono di organizzare una cena con i professori. Quale che sia l’attività, l’obiettivo rimare lo stesso: un po’ di sano divertimento prima di lanciarsi nello studio in vista degli esami. Per i più scatenati poi, sulla riviera adriatica e in particolare a Rimini e Riccione, le discoteche aprono le porte ai maturandi con una serie di feste per esorcizzare l'ansia da esame di maturità.
Sia che siate scaramantici o meno, ci sono tutta una serie di riti che i maturandi fanno in questo giorno, per cercare di ingraziarsi gli dei e sperare di attirare la sorte dalla loro parte. Certo meglio affidare la propria riuscita agli esami a una buona dose di studio e organizzazione, ma tentar non nuoce!
Quali sono i riti scaramantici più diffusi?
Per chi è andato in spiaggia, sicuramente avrà scritto sulla sabbia il voto che spera di prendere all’esame. Per la buona riuscita del rito il voto scritto deve poi essere cancellato dalle onde del mare: se l'onda non lo cancella completamente, narra la leggenda, il maturando prenderà 10 punti di meno del voto scritto. Un altro gesto scaramantico è quello di toccare 100 volte qualcosa, come segno di buon auspicio per gli esami; oppure scrivere il voto sperato sul fondo di una bottiglia. Infine, per i maturandi più temerari c’è l’usanza, soprattutto a Palermo, di salire in ginocchio i gradini principali della città e saltellare per la piazza centrale tante volte quante il voto desiderato. Proprio per chi spera nell’aiuto divino, c’è l’usanza di andare in pellegrinaggio in un luogo di preghiera, come il Santuario della Madonna di Montenero, a Livorno, o il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, in provincia di Teramo, in Abruzzo. Nel primo l’usanza vuole che si salgano i gradini, si accenda un cero, si lasci un’offerta e si preghi per chiedere la grazia. Nel secondo, basta solo farsi benedire le penne che useranno per la maturità 2023.
Tra tutti questi, quale avete provato? Se la vostra maturità è già passata, qualcuno di questi ha funzionato?
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Da dove nasce la tradizione dei cento giorni?
Questa tradizione è più antica di quanto si potrebbe credere. Secondo alcune fonti infatti, l’usanza di festeggiare i 100 giorni sarebbe nata in ambito militare e discende dalla tradizione del Mak P 100. La leggenda narra che nel 1840, quando ai soldati dell’Accademia Militare di Torino fu comunicato il decreto regio per cui i corsi si sarebbero conclusi entro tre anni, non avendo più una durata variabile, l’allievo Emanuele Balbo Bertone di Sambuy esclamò: “Mac pi tre ani!” (Ancora soltanto tre anni!). Da quel fatidico momento gli allievi iniziarono a tenere per iscritto il conto alla rovescia dei giorni festeggiando in particolar modo l’arrivo del Mak P 100. L’usanza nata a Torino in breve tempo contagiò tutte le altre scuole militari, arrivando poi anche in quelle normali. Da allora 100 giorni prima dell’esame gli studenti festeggiano questa ricorrenza, preparandosi tutti insieme alla maturità.
Voi maturandi 2023, avete seguito la tradizione centenaria dei 100 giorni alla Maturità? Cosa avete fatto per festeggiarli? Fatecelo sapere!