Come apprendono gli adulti? In modo S.M.A.R.T.
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Tips & tricks
- Data 6 Giugno 2019
In qualsiasi scuola si pensa innanzitutto ad imparare e noi di Scuole CODE non facciamo eccezione. Ma è necessario anche imparare ad imparare. Vuol dire capire come predisporsi perché apprendere sia più facile ed efficace. Anche perché la maggior parte dei nostri studenti lavora, perciò riuscire a ottimizzare i momenti di studio e farli rendere al massimo è un fatto sostanziale.
Riflessioni preliminari
Il processo di apprendimento può essere condizionato, oltre che da fattori esterni (naturalmente tempo, possibilità…), anche da elementi del tutto personali e interiori.
- Bisogno di significato: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra imparare qualcosa e a cosa possa servire (arrivare al diploma on line e ottenere soddisfazione/riqualificazione/promozione/nuovo lavoro…);
- Indipendenza e autonomia: non sentirsi obbligati e/o omologati;
- Esperienze precedenti: sono una base su cui poggiano i nuovi apprendimenti, se positiva, ma potenzialmente anche una barriera di pregiudizi che crea resistenza. Diciamo che non sempre i ricordi delle superiori aiutano… ma ci sono nuove opportunità e modalità di studio, non lo dimentichiamo;
- Motivazione: relativamente agli adulti le motivazioni più potenti sono le pressioni interne (desideri), la ricerca di una maggiore soddisfazione nel lavoro, l'autostima, la qualità della vita...
Un punto fondamentale: gli obiettivi
È molto frequente scambiare gli obiettivi per buoni propositi: mi iscrivo in palestra, bevo solo nel fine settimana, tengo più ordine in casa, smetto di mangiare schifezze, mi stacco da Facebook, prendo il diploma, studio di più... Tutto lodevole, ma questi sono propositi, non obiettivi. Quindi, come si definisce un obiettivo?
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Il criterio S.M.A.R.T.
Rubiamo una interessante teorizzazione americana dei primi anni ‘80, dedicata originariamente alle aziende ma valida anche a livello personale, nello studio così come nelle relazioni.
Per definire un obiettivo occorre che esso sia:
- Specific (Specifico)
Richiede che si descriva precisamente cosa si deve o vuole ottenere: chi? Cosa? Perché? Più si definisce, meglio è: ottenere il diploma on line per partecipare a quel concorso, trovare il tempo per studiare nella mia giornata frenetica… - Measurable (Misurabile)
Prevede un livello di realizzazione misurabile, in termini quantitativi oppure qualitativi scandendo obiettivi intermedi e agganciandoli a una tempistica o a una porzione del lavoro: studio un tot di pagine alla settimana/le so ripetere fin qui/ contatto i docenti su Skype per i dubbi dei primi 3 capitoli… - Achievable - but demanding (Realizzabile - Ma sfidante)
Rientra nelle nostre capacità/possibilità così da non essere frustrante ma è sufficientemente impegnativo da rafforzare la motivazione: inutile porsi traguardi irraggiungibili o non verosimili in base al nostro ritmo di vita o alla nostra concentrazione perché così si fallisce di certo, senza responsabilità ma con grave impatto sulla motivazione. - Relevant (Rilevante)
Che sia coerente/utile/sensato rispetto alle priorità. Lo scopo è studiare e farlo bene. Selezionare, per esempio, le informazioni che occorre davvero assimilare e memorizzare, magari anche con l’aiuto dei docenti. - Time bound (Programmabile)
Fondamentale! Da realizzare entro scadenze fissate: fine mese/ogni sera/4 ore alla settimana…
Un trucchetto importantissimo
Da non sottovalutare assolutamente: celebrare successi e traguardi, anche quelli piccoli, non solo il diploma ma la fine di un capitolo, la comprensione di un argomento, gli esercizi finalmente corretti, la costanza nello studio.
E poi premiarsi: un dolce, una telefonata piacevole, un momento di riposo, una passeggiata, un regalo… giova alla motivazione! Garantito Scuole CODE.
Ora non ti resta che mettere in pratica il criterio S.M.A.R.T. e non dimenticare di farci sapere se ha funzionato!