Famiglia finlandese fugge dalla scuola italiana
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Cultura e società
- Data 12 Gennaio 2023
In una lettera aperta al giornale locale, una famiglia finlandese spiega perché scappa dall’Italia per portare i figli in scuole evolute dove i ragazzi non sono incatenati al banco e non si tiene conto solo dei voti. Il benessere e l’evoluzione generale della persona – non la pagella - dovrebbero essere gli scopi dell’educazione. Un commento, questo, che sta facendo il giro dei social e getta una triste luce sul sistema scolastico italiano.
DALLA FINLANDIA A SIRACUSA
La famiglia Mattson, giovani genitori con un lavoro completamente smart e quattro figli di 15, 14, 6 e 3 anni, e attratta dalla Sicilia, decide di trasferirsi a Siracusa. Ma dopo appena due mesi cambiano idea e scappano in Spagna. Motivo: la scuola. Il sistema scolastico italiano è tutto pagelle, verifiche, studenti incollati a sedia e banco per ore.
IL CONCETTO EVOLUTO FINLANDESE
Per una famiglia finlandese la scuola ha come obiettivo il benessere individuale degli alunni, inteso come fondamenta del benessere collettivo. Una premessa culturale che certamente qui non esiste e che la Finlandia ha invece scelto: da alcuni anni il paese nordico ha rivoluzionato il sistema scolastico e da allora è in testa a livello europeo nelle comparazioni tra le competenze di base possedute sia dai quindicenni che dalla popolazione adulta.
IL BENESSERE DEGLI STUDENTI
La scuola in Finlandia è concepita, quindi, per costruire persone competenti ma anche felici. Cosa significa? Significa per esempio che a ogni cambio d’ora bambini e ragazzi si rilassano giocando in cortile. E poi tornano a concentrarsi con la mente fresca. Racconta la Signora Mattson in una lettera aperta “In Finlandia, gli studenti hanno una pausa di 15 minuti tra una lezione e l’altra, e lasciano l’aula per giocare insieme in giardino. Uno o due insegnanti li tengono d’occhio mentre sono fuori. La Finlandia si rende conto dei benefici di bambini che si muovono, giocano, urlano e corrono all’aperto per liberarsi delle energie in eccesso e prendere aria fresca, così da ottenere migliori risultati a scuola”.
E le neuroscienze, come approfondito anche in un nostro articolo, confermano: il movimento e il gioco libero favoriscono lo sviluppo delle connessioni neuronali.
L’INDIPENDENZA
E aggiunge ancora mamma Mattson: “Un altro problema che ho notato: com’è possibile pensare che possano essere funzionali gli innumerevoli adulti che corrono a scuola ogni mattina e ogni pomeriggio? Il caos totale del traffico è pratico per le famiglie? In Finlandia i bambini (7-12 anni) vanno a scuola da soli; usano la bicicletta o vanno a piedi e se abitano a più di 5 km dalla scuola possono andare con il taxi/bus della scuola. Pranzano a scuola, poi tornano a casa da soli quando la giornata scolastica è finita. Volendo, il bambino può andare in un altro posto (come un club pomeridiano) fino a quando i genitori non lasciano il lavoro”.
Anche in Spagna, dove la famiglia finlandese ha già vissuto, “c’erano i bambini più grandi che stavano agli incroci con luci al neon e fermavano il traffico la mattina e il pomeriggio quando i più piccoli attraversavano”, mentre “in Finlandia insegni ai tuoi figli come comportarsi nel traffico in modo che possano andare da soli”.
Didattica a distanza?
Scuole CODE è la scuola che studia con te!
IL PECCATO ORIGINALE DEL SISTEMA ITALIANO
Il nostro sistema, al confronto, è definito “povero”. Non che non possegga fattori di eccellenza e certamente lo sguardo della famiglia Mattson è stato, tutto sommato, fugace. Ma i problemi ci sono e risentono della scarsa considerazione delle istituzioni, della lentezza di fronte alla ricerca educativa, del disimpegno e della superficialità collettivi rispetto all’istruzione. E come trasuda dalla recente esternazione del ministro Valditara sul valore dell’umiliazione, l’impianto italiano punta su un impegno che sembra sacrificio, più che su un lavoro gratificante e costruttivo, sano e non necessariamente doloroso.
LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
E la questione della formazione degli insegnanti è una ferita sempre aperta. La Finlandia è uno dei Paesi che forma e seleziona i docenti - pedagogicamente e didatticamente – ai massimi livelli mondiali. Scuole e insegnanti lavorano fianco a fianco con i dipartimenti universitari di pedagogia e didattica. Purtroppo da noi il tema è sul tavolo da decenni ma i diversi tentativi istituzionali non hanno fino a oggi avuto l’incisività e la snellezza per creare un vero percorso formativo - teorico e pratico - che possa superare didattiche tradizionali e programmi vetusti.
Scuole CODE è nata ed è vissuta fino a oggi con il chiaro obiettivo di offrire allo studente l’ambiente e le risorse più funzionali per facilitare lo studio e permettere di raggiungere la maturità on line con impegno ma anche gratificazione. Del resto, ciò non può non essere nella natura di una scuola di recupero anni. Crediamo comunque che anche l’impianto tradizionale andrà in questa direzione, è inevitabile, anche se con i propri tempi, quelli di una macchina enorme e ancora appesantita da una mentalità antiquata che fatica a innovare se non nell’iniziativa dei singoli. Ma sempre dal basso e dal poco cominciano i cambiamenti!