Mappa concettuale: come crearla in 4 step
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Tips & tricks
- Data 4 Novembre 2021
Strumento super efficace per studiare, la mappa concettuale è una chiave di memorizzazione ma soprattutto di comprensione profonda dei contenuti. Una mappa ben fatta è già l’indice di uno studio efficace e della capacità di appropriarsi di un argomento. E per uno studente le mappe concettuali sono compagne di studio incomparabili. Vediamo i criteri base per realizzare una mappa perfetta.
INNANZITUTTO, COS’È UNA MAPPA CONCETTUALE?
Negli anni ’70 Joseph Novak, docente della Cornell University, studiando i processi di apprendimento concluse che ricordare i contenuti non dipende tanto dalla memorizzazione ma dalla comprensione delle relazioni che collegano i concetti tra loro.
La mappa concettuale è quindi la visualizzazione grafica dei concetti principali e secondari di un argomento e delle relazioni che li connettono tra loro. Per farla occorre comprendere a fondo, selezionare i contenuti, rielaborare il tema di studio agganciando le nuove conoscenze alle conoscenze pregresse.
COME SI FA UNA MAPPA?
1. Lavorare sul testo
Il primo e fondamentale passo è leggere con attenzione ed evidenziare i concetti, principali e secondari. È utile usare colori diversi per rendere visibili già a colpo d’occhio le due categorie. Parallelamente, è altrettanto importante segnalare, con frecce o appunti a margine, le relazioni tra i concetti: dipendenza, causalità, contemporaneità, consequenzialità…
2. Riportare i concetti su carta
Una volta selezionati, concetti principali e secondari con le loro relazioni vanno organizzati su carta.
Concetti e relazioni diventano due tipologie di elementi grafici:
- nodi concettuali: concetti chiave espressi da una parola unica o da una frase di massimo cinque parole, scritti all’interno di una figura geometrica (rettangolo, rettangolo arrotondato, cerchio, ellisse)
- relazioni associative: le connessioni tra i concetti graficamente diventano frecce che collegano le figure geometriche. Alle frecce è utile accoppiare una parola legame o connettore logico così da descrivere il tipo di relazione.
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3. STRUTTURARE GLI ELEMENTI
La mappa concettuale si sviluppa dall’alto verso il basso in una struttura ad albero rovesciato: si inizia con la scelta di un titolo, ovvero l’argomento principale della mappa, in testa e al centro. Interessante aggiungere accanto al titolo, in un diverso nodo, una domanda cruciale che aiuti a caratterizzare meglio l’argomento sviluppato all’interno della mappa.
A questo punto si dispongono nodi concettuali e si tracciano le relazioni con le frecce.
È essenziale essere il più sintetici possibile (senza perdere contenuti, naturalmente) e limitare al massimo il numero di parole nei nodi. La mappa deve essere fruibile a colpo d’occhio, non deve essere appesantita da blocchi di testo!
4. SCEGLIERE LA CHIAVE GRAFICA
- Non esiste un’unica modalità grafica per realizzare una mappa. La strategia più comune è utilizzare per i concetti figure geometriche diverse in base alla loro importanza (per esempio, ellissi: primari, cerchi: secondari etc), oppure usare le figure solo per i concetti principali e secondari e utilizzare i colori per le informazioni aggiuntive. Insomma, è possibile combinare forme, colori e posizioni per organizzare gli elementi nel modo che si preferisce. L’importante è che ciascun elemento abbia un proprio codice visivo che l’occhio può subito capire, ancor prima di leggere le parole.
- Per le mappe più complesse è fondamentale una suddivisione in sezioni più piccole in modo da non rendere la rappresentazione sovraccarica e difficilmente leggibile o memorizzabile.
- Date e altre informazioni chiave (luoghi, persone…) meritano di essere rese ben evidenti con una scelta grafica che le differenzi (grassetto, corsivo, sottolineatura…)
Come si può capire, costruire una mappa concettuale è già un lavoro di rielaborazione profonda dell’argomento, di selezione dei temi importanti, di comprensione delle relazioni causa effetto. Significa non solo studiare ma soprattutto studiare bene.