Identificare i nostri obiettivi: il modello GROW
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria CODE News
- Data 7 Novembre 2019
Definendo obiettivi specifici, misurabili, attuabili e realistici il modello GROW vuole aiutare la motivazione e la fiducia dentro di noi. Per arrivare dove vogliamo: per esempio, per gli studenti di Scuole CODE, al diploma online!
Ideato negli anni 80 da Sir John Whitmore, GROW è il modello di coaching più utilizzato al mondo. Si tratta di una sequenza strutturata di domande utili per individuare obiettivi da perseguire, e ostacoli da superare, e raggiungere una più approfondita comprensione della propria situazione.
L’idea è che un obiettivo ben strutturato produce una sorta di tensione creativa che dà propulsione al cambiamento verso il futuro desiderato. In sostanza, meglio definiamo i nostri obiettivi, più facilmente capiremo come raggiungerli e ci adopereremo per farlo.
In pratica il modello GROW razionalizza in quattro fasi il processo di definizione e raggiungimento degli obiettivi:
- Goals > Obiettivi
- Reality > Realtà
- Options > Possibilità
- Way forward > Soluzione
G - Goal
Gli obiettivi sono sogni con le gambe, aiutano a procedere
Spesso non vi è consapevolezza di cosa davvero vogliamo. Formulare con chiarezza, in termini specifici, misurabili e positivi, permette di aiutare a trasformare l’obiettivo da un processo a un risultato. Per esempio: “Voglio studiare di più” non è assolutamente come dire “Voglio studiare 20 pagine al giorno”.
Quindi:
- Qual è l’obiettivo?
- E più precisamente?
- Quando?
Domande - esempi:
- In quest'area di competenza, qual è un obiettivo sfidante per me?
- In che senso è motivante per me? Come posso renderlo ancora più motivante?
- Dove prendo il tempo necessario?
- Come saprò che sono sulla strada giusta verso il mio obiettivo?
- Come saprò che il mio goal è stato raggiunto?
...
R - Reality
La realtà è quello che è, non quello che vorremmo che fosse
Se abbiamo fissato il punto di arrivo, il punto di partenza dove sta? Questa è la fase di analisi della situazione in cui si è rispetto all’obiettivo: occorre prendere consapevolezza del punto in cui ci si trova. Per esempio “A che livello sono nello studio di una lingua?”
Quindi:
- Qual è la situazione attuale?
- Quanto distante sono dall’obiettivo?
Domande - esempi:
- Qual è la situazione rispetto all'obiettivo?
- Su una scala da 1 a 10, a che punto sono oggi con questo obiettivo? e come faccio a saperlo?
- Quale dei miei attuali punti di forza mi potrà aiutare a raggiungere questo obiettivo?
- Su quali altre risorse competenze, conoscenze e attitudini posso contare?
Consegui il diploma di maturità online
Con Scuole CODE sei Promosso o ripreparato!
O - Options
Fronteggiamo la dura realtà e allo stesso tempo coltiviamo fiducia sulla riuscita finale
Una volta identificato il percorso a ritroso dall’obiettivo desiderato al punto di partenza, è il momento di valutare le possibilità (così come gli ostacoli): tutto quello che può servire (o non servire) per andare dal punto di partenza all’obiettivo. Per esempio “Quanto tempo riesco ad avere a disposizione ogni giorno per lo studio?”
Quindi:
- Quali ostacoli?
- Quali opzioni/scelte per procedere?
Domande - esempi:
- Immaginando di non avere ostacoli, quali opzioni ho per procedere verso il mio obiettivo?
- Cosa dovrei smettere di fare per raggiungere questo obiettivo?
- Cos'altro potrebbe impedirmi di raggiungerlo?
- E come penso di superare questi ostacoli?
- C'è qualcuno che riesce particolarmente bene in quest'area? Come fa?
- Come ho affrontato questa o una situazione simile nel passato?
W - Way Forward
Un viaggio di 1000 km inizia con un singolo passo
Trovati obiettivo, punto di partenza e risorse a disposizione (o non a disposizione ma necessarie), che cosa si fa? Occorre costruire un piano d’azione concentrandosi sull'azione, sul cambiamento e sulla sua sostenibilità. Per esempio (di parte, lo confessiamo!) “Mi iscrivo a Scuole CODE per ottimizzare e avere supporto nello studio”
Quindi:
- Quali azioni servono per raggiungere l’obiettivo?
- Qual è il primo passo?
Domande - esempi:
- Quali sono le azioni che penso di compiere?
- Come penso di farlo?
- Che tipo di supporto mi serve?
- Qual è la prima cosa da fare? Quando?
...
Domande semplici ma risposte non sempre facili, vero? Questo percorso è la prima parte di ogni lavoro e come tale, un lavoro essa stessa. È faticosa ma poi si procede più spediti e nella direzione giusta.
Nota interessante
Come si può vedere la pianificazione degli obiettivi viene affrontata prima dell’analisi della situazione reale. La logica presupporrebbe il contrario visto che normalmente sarebbe più opportuno conoscere la situazione presente prima di stabilire qualsiasi obiettivo.
Il modello GROW inverte questa sequenza per uno scopo ben preciso: consentire la visualizzazione del risultato raggiunto ancor prima di prendere coscienza della situazione di partenza, di passare all’azione o alla valutazione di opzioni e ostacoli.
Procedendo secondo logica normale il rischio è di predeterminare obiettivi non sfidanti, insufficienti o non motivanti, poiché fondati sulla situazione reale in modo pessimistico e limitato da esperienze passate. Invece è fondamentale guardare a cosa si potrebbe fare in futuro, non a che cosa si è fatto in passato. Non tarpiamoci le ali da soli.
Perciò, cari studenti…let’s GROW!
Se ti interessa questo argomento, leggi anche Sai costruire un Palazzo della memoria? e Come apprendono gli adulti? In modo S.M.A.R.T.