La scuola ecosostenibile
- Pubblicato da Antonella Di Leo
- Categoria CODE News
- Data 19 Settembre 2019
L’importanza di educare i giovani al rispetto della Terra
There is no plan(et) b. Non c’è nessun pianeta b. È quello che si legge su alcuni cartelli sbandierati nelle manifestazioni ambientaliste. Negli ultimi anni stiamo facendo sempre più i conti con le catastrofiche conseguenze dell'inquinamento e degli sprechi perpetrati dell’uomo. La necessità di ridurre il nostro impatto sull’ambiente è davvero forte. Un tema di tale importanza, non può che assumere un ruolo rilevante anche nelle scuole, dove vengono educati e formati i giovani.
Queste tematiche vengono affrontate con crescente sensibilità nelle scuole italiane, numerose sono le attività organizzate, anche in collaborazione con organizzazioni ambientaliste no profit, come la raccolta di rifiuti in spiaggia o nei parchi.
Se è fondamentale trattare i problemi ambientali nell’educazione dei ragazzi, tanto più è importante farlo in una scuola che, per prima, si fa esempio di efficienza e sostenibilità. In Italia la strada da fare è ancora lunga, sia per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico, sia di utilizzo di fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia scolastica. Eppure non mancano i casi positivi, e delle piccole realtà che stanno cambiando.
La scuola ecosostenibile è possibile?
In diversi Paesi del mondo iniziano ad essere realizzati progetti di scuole sostenibili ed energicamente efficienti.
Che cosa contraddistingue questo tipo di scuole? Sono costruite pensando all’ambiente e alla riduzione dei consumi, per minimizzare il più possibile gli sprechi.
Alcune caratteristiche sono: un corretto isolamento, superfici vetrate performanti e un impianto efficiente, costruite prevalentemente con materiali naturali e di riciclo, per avere un impatto ambientale molto basso. Ovviamente ed è importante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come gli impianti fotovoltaici.
Alcuni esempi? Una delle più conosciute è la Green School di Bali: una scuola immersa nella foresta, sostenibile e realizzata completamente in bambù (un materiale ampiamente diffuso in Indonesia). La copertura è realizzata in terra battuta, fango e cotone. Il tema della sostenibilità e del rispetto ambientale è centrale.
Oppure, che dire della Escuela Sustentable de Jaureguiberry in Uruguay? Costruita (interamente da volontari provenienti da diversi Paesi del mondo) per più del 60% con materiali riciclati e di scarto. Inoltre è autosufficiente dal punto di vista energetico, utilizzando dei pannelli fotovoltaici e un sistema di micro-eolico. Per il risparmio idrico, è dotata di un sistema di riciclo dell’acqua piovana.
Infine citiamo la Public School 62, a Staten Island (nella città di New York), portata spesso come esempio per essere una delle scuole più efficienti al mondo. Non solo sui banchi di scuola si insegna ai bambini il risparmio energetico, ma lo si mette in pratica: una combinazione di sistema fotovoltaico, eolico e geotermico la rende un edificio a energia zero. Collaborano un corretto orientamento, molta luce naturale, la ventilazione passiva e un buon isolamento.
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CODE e il rispetto dell'ambiente
Anche in Italia esistono esempi di scuole attente all'ambiente. Nel suo piccolo il CODE fa ogni giorno dei passi per migliorasi nel campo del risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento ambientale. La scuola online è un ottimo metodo ecosostenibile e green di fare scuola: il solo eliminare o minimizzare gli spostamenti significa diminuire le emissioni di CO2.
Inoltre da alcuni anni abbiamo ridotto i consumi di carta: tutti i testi scolastici, dispense e altro materiale didattico sono infatti forniti in formato digitale.
L’assenza di stampa ci permette di risparmiare la vita di poveri alberi ed evitare l’utilizzo di toner dannosi per l’ambiente e di difficile smaltimento.
Anche i kit per la scuola forniti da Scuole CODE sono fatti principalmente di carta, legno o altri materiali riciclati.
Il dovere di ogni scuola non è solo di fornire cultura o nozioni, ma di trasmettere anche dei messaggi importanti, perché gli studenti di oggi saranno il futuro del nostro Pianeta.
Cosa puoi fare tu concretamente?
Ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare l’ambiente. Quello che può sembrare un piccolo gesto, nell’insieme può fare tanto. Cosa puoi fare concretamente?
- Riduci la quantità di plastica e carta utilizzata; quella che non puoi fare a meno di usare, riciclala!
- Cerca di usare meno l'automobile e più dei mezzi alternativi per i tuoi spostamenti (mezzi pubblici, bicicletta, ecc…);
- Riduci i consumi di energia e favorisci quelli di energie rinnovabili;
- Riduci lo spreco alimentare, così come quello di acqua.
Stai per tornare sui banchi di scuola? Con un po’ di attenzione, puoi fare in modo che il back to school sia il più ecosostenibile possibile.
Tra i comportamenti eco-friendly c’è prima di tutto la scelta, laddove possibile, di andare a scuola a piedi, in bici o utilizzando il trasporto pubblico. Una lodevole iniziativa si sta diffondendo in tutta Italia, è quella del Piedibus: una sorta di carovana di studenti che raggiunge la scuola a piedi, in gruppo, sotto il controllo di un adulto.
Per quanto riguarda il materiale scolastico? Per fortuna le scelte ecologiche non mancano. Potresti ad esempio pensare di comprare zaini e borsellini in plastica riciclata.
E per scrivere? Per limitare le classiche penne in plastica monouso ci sono delle alternative, come le penne in bambù o in amido di mais biodegradabile, oppure quelle fatte con plastica riciclata (da vecchie bottiglie) e con le cartucce sostituibili. Un’idea ingegnosa e divertente è la matita fatta di legno di betulla che, quando diventa troppo corta, puoi piantare in un vaso e diventa una piantina. Anche per i quaderni e i diari ci sono delle soluzioni fatte di carta riciclata ed inchiostri vegetali.
E quando suona la campanella dell’intervallo o del pranzo? Una buona abitudine è quella di portare il cibo in un lunch box, dei contenitori riutilizzabili (ne esistono molti fatti in fibra di bambù anziché in plastica) e le bevande in borracce di acciaio, anziché snack confezionati e bottigliette di plastica che diventano subito rifiuti. Tra l’altro a Milano il Comune ha distribuito nelle scuole quest’anno 100mila borracce in acciaio, in un’ottica plastic free, come ha spiegato il sindaco Beppe Sala.
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2 di 100.000. Meno 15. #plasticfree #primogiornodiscuola #amomilano
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