Chiacchierando con il docente Saverio Ciccarelli
- Pubblicato da Emanuela Cattaneo
- Categoria Interviste
- Data 4 Aprile 2019
E finalmente intervista a... un docente Scuole CODE!
Saverio Ciccarelli, avvocato e giornalista, ha deciso di ampliare il proprio orizzonte lavorativo e unirsi a Scuole CODE per insegnare le discipline che sono il suo pane quotidiano: diritto ed economia politica. È con noi da ottobre e ha scoperto un nuovo modo di insegnare, tecnologico ma molto, molto umano.
Si sente in Saverio la solidità e la sicurezza del professionista ma è da subito molto affabile, capace di mettere a proprio agio il suo interlocutore, di concedersi qualche risata oltre che di parlare seriamente. Per noi di Scuole CODE è ovviamente importante che i docenti siano pronti nella loro materia ma anche che sappiano accogliere gli studenti con umanità perché l’esperienza ci dice che ciò rende lo studio molto più agevole ed efficace.
Com’è l’insegnamento on line?
Io ho sempre lavorato tra studio e tribunali, ho visto nella mia professione perlopiù un certo aspetto del mondo. Ho anche insegnato nella scuola tradizionale, conosco le dinamiche di una classe, ma essere docente on line mi ha fatto entrare in casa della gente. Perché anche se siamo a mille kilometri di distanza capita che sia con loro quando il bambino piange o suonano alla porta, quando hanno le occhiaie dopo il turno di notte o l’influenza, quando per non saltare la lezione si siedono in pieno inverno su una panchina fuori dal lavoro. Addirittura mi è capitato che uno studente, per poterci parlare, si sia messo in un angolo del cantiere dove era stato temporaneamente trasferito… in Cina! Vedo la fatica, la motivazione, gli ostacoli e la volontà di superarli per migliorarsi. Vedo la gioia di ogni risultato. E per me è un’emozione oltre che un grande insegnamento. Io condivido conoscenze con gli studenti ma ricevo altrettanto.
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Quindi, il monitor non raffredda i rapporti...
In effetti è esattamente ciò che mi aspettavo. Quando ho cominciato a insegnare per Scuole CODE temevo lo schermo come barriera, soprattutto emotiva: vuoi mettere rispetto alla presenza fisica? E invece, ancora una volta, sono stato sorpreso. Forse il motivo è anche che ormai a monitor e display siamo più che abituati, ma va riconosciuto che questo metodo crea un rapporto di familiarità. A prescindere dalla didattica, in un certo modo è come se fossi lì con gli studenti tramite Skype e pian piano, assistendo alle loro vite, sei un docente ma diventi anche qualcuno a cui raccontarsi: problemi, ansie, gratificazioni. E quei cinque minuti spesi in “chiacchiere” rendono poi il flusso insegnamento/apprendimento più spontaneo, efficace. Il bello è che, pur nel tenore amicale che il rapporto man mano assume, il ruolo di docente è apprezzato e rispettato e resta comunque quello di “guida” nello studio. È una grande soddisfazione.
È sempre così idilliaco?
In generale devo dire che è tutto molto positivo. Ho la fortuna, credo, di insegnare una materia, diritto, che si rende molto interessante per la sua ricaduta concreta nella vita quotidiana. Con tutti gli spunti che la politica e la società oggi offrono, gli argomenti di studio riguardano sempre qualcosa di attuale che in molti trovano stimolante e desiderano comprendere più a fondo visto che spesso li riguarda direttamente. È importante anche per me, devo dire, perché mi tocca stare al passo con le richieste di approfondimento dei miei studenti su tutto ciò che succede giorno per giorno: il decreto Salvini sull’immigrazione, la fiducia al governo, la maggioranza etc.
Certo, non è per tutti così. A volte si instaurano meccanismi più simili alla scuola tradizionale, qualche studente svicola o non si fa sentire di fronte alla piccola verifica periodica. Io mi sento la responsabilità di seguirli il più possibile, anche se a volte ci sono problemi o cali di motivazione, lo capisco. Certamente il diploma on line da un lato lascia molta libertà e permette di conciliare scuola e lavoro ma richiede e insegna anche una certa autodisciplina. Il docente non è di fronte agli studenti in aula ogni mattina e non ha le stesse possibilità di controllo che può esercitare su una classe delle superiori. Ma devo dire che la media è totalmente incoraggiante. È un bellissimo lavoro, secondo me.
Grazie Saverio per il tuo racconto. Siamo felici di avere la conferma che, anche dal lato docenti, la formula Scuole CODE funzioni, sia dal punto di vista didattico sia da quello umano. Crediamo in un supporto allo studente più ricco, che oltre a dispense e pratiche amministrative offra un dialogo. Ci crediamo da sempre.